LA SERIGRAFIA

Strumento

Nella serigrafia (dal greco sericòs = seta e grafo = incido, scrivo) si usano una matrice di tessuto (originariamente di seta, oggi di materiale sintetico) montata sul telaio. Esistono due tecniche di trattamento del tessuto: nella prima si usano per il disegno matite grasse o inchiostro che impermeabilizzano il tessuto, un liquido che si scioglie in acqua (idrosolubile) e solventi per le sostanze grasse; nella seconda si utilizzano una gelatina sensibile alla luce e inchiostri opachi.

Tecnica

Primo procedimento: eseguito il disegno con l’inchiostro o le matite grasse, si sparge il liquido idrosolubile sul tessuto e successivamente si lava l’intera superficie con il solvente per sostanze grasse, che però non intacca il liquido idrosolubile. In questo modo le parti del tessuto libere e permeabili corrispondono al disegno tracciato precedentemente. Secondo procedimento: stesa la gelatina sensibile alla luce sul tessuto, si traccia il disegno con inchiostri opachi e si espone la matrice alla luce; quindi si lava sotto un forte getto d’acqua. L’acqua scioglie l’inchiostro opaco, mentre non elimina la gelatina sensibilizzata dalla luce. Nella fase di stampa, si fissa da un lato la matrice a un piano, tramite cerniere; si dispone un foglio sul piano al di sotto del telaio e si spatola l’inchiostro, che viene accolto dalla carta sottostante.

Storia

Conosciuta dai Cinesi da molti secoli e utilizzata per decorare i tessuti, la serigrafia si sviluppa in Europa a partire dalla metà dell’Ottocento. La sua grande versatilità e semplicità, la fa preferire ad altre tecniche più laboriose sia dagli artisti che dalle industrie produttrici di oggetti sui quali sono inseriti messaggi scritti o disegnati.

Andy Warhol, Marylin, serigrafia, 91 x 50 cm, 1967, Collezione privata.

You may also like...