I PENNARELLI

Strumento

I pennarelli sono costituiti da un contenitore di plastica cilindrica, all’interno del quale è stata inserita una fibra di nylon o di feltro., imbevuta di una soluzione colorata che si essicca rapidamente. I pennarelli possono dare tratti opachi, trasparenza, fosforescenti, e sono utilizzabili su molti supporti, come carta, vetro, plastica, tessuto e ceramica. Sono indelebili (non cancellabili) anche se la brillantezza e l’intensità di colore tendono a diminuire sotto l’azione della luce. Recentemente è stato messo in commercio un pennarello con la punta simile a quella di un pennello chiamato pennarello-feltro, che lascia tratti sottili, medi o spessi.

Tecnica

La tecnica del pennarello è tra le più facili e gradite ai ragazzi, sia per l’immediatezza del mezzo espressivo che per la brillantezza della gamma cromatica. I pennarelli lasciano una traccia uniforme e intensa, di spessore diverso a seconda delle dimensioni della punta. Si possono utilizzare facendo punti, tratti e tratteggi paralleli per ottenere campiture di colore che si possono sovrapporre per ottenere sfumature. I pennarelli tendono a perdere d’intensità con l’esposizione alla luce; pertanto sono consigliabili, nel campo artistico, solo per schizzi, abbozzi pubblicitari o comunque per lavori non destinati a durare nel tempo. Il disegno preparatorio a matita deve essere fatto con un segno molto leggero poiché le parti coperte dal pennarello, dopo la coloritura, traspaiono e non si possono cancellare.

Storia

I pennarelli hanno una storia recente: nascono infatti negli Stati Uniti durante gli anni Cinquanta. La loro prima applicazione è di tipo industriale in seguito si diffondono nel campo grafico e pubblicitario.

 Francesco Colosio, Ritratto Orietta, 2015. Pennarelli su cartoncino

 Alessandro Mendini, Senza titolo, 2010. Pennarelli.

 Uso dei pennarelli per lo studio di personaggi dei fumetti.

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