LA CARTAPESTA

Strumento

La cartapesta si ottiene facendo macerare, in una bacinella d’acqua, pezzi di carta comune (carta di giornale, di quaderno, ecc.), purché non patinata o oleata. Lasciando a bagno la carta per qualche giorno, questa perde la sua consistenza e diventa una specie di poltiglia o pasta plastica. Un sistema più semplice consiste nell’utilizzo, senza attendere la macerazione, strisce di carta di giornale immerse in acqua. La matrice può essere costruita modellando l’argilla oppure acquistata in forme prestampate. Occorrono, inoltre, un barattolo di colla vinilica, un pennello e un quantitativo di garza leggermente superiore alla superficie che si intende coprire.

Tecnica

Per realizzare una forma in cartapesta occorre un supporto (matrice: oggetto che verrà riprodotto) in legno, creta, gesso o altro materiale. Dopo aver spalmato di sapone, cera o talco la superficie della matrice (per facilitare il successivo distacco della forma in cartapesta), strizza e stendi, in strati successivi, la pasta di carta macerata o le strisce di carta di giornale precedentemente immerse in acqua, applicandole in modo sfalsato, cioè sovrapponendole l’estremità sinistra di una striscia su quella di destra dell’altra. È opportuno che la copertura della matrice raggiunga lo spessore di 6 o 8 strati; per aumentare la coesione, puoi spalmare ogni tanto, con un pennello, colla vinilica e applicare subito dopo un po’ di garza, prima degli ultimi strati. Lascia essiccare il tutto, quindi stacca la forma dalla matrice e dipingila a piacere, con colori a tempera o acrilici.

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