LA PITTURA A OLIO

Strumento

I colori ad olio vengono venduti in tubetti, mentre i diluenti e gli essicanti sono contenuti in bottigliette. Possono essere usati su molti supporti: tele di vario tipo tese su un telaio di legno, pannelli di legno, cartone, sottili lastre di metallo. I pennelli, di varia lunghezza e forma, possono essere morbidi (pelo di martora), rigidi (pelo di maiale) o semirigidi (setole di materiale sintetico); i più usati sono quelli piatti di setola animale e sintetica.

Tecnica

I colori ad olio sono costituiti da una mescolanza di colori in polvere, olio di lino (come legante) ed essenza di trementina, che viene aggiunta come diluente per dare all’impasto la giusta consistenza. Con questa tecnica puoi ottenere effetti diversi a seconda, del supporto, dei pennelli e soprattutto della differente diluzione dell’impasto. Sul legno e sulle tele, prima di iniziare a dipingere, è necessario preparare il fondo con una o più stesure di gesso o una soluzione a base di colla, che rendono la superficie più uniforme e meno assorbente. Contrariamente alle tempere e agli acquerelli, i colori ad olio asciugandosi non cambiano tonalità; inoltre, poiché seccano molto lentamente, è facile amalgamarli tra loro e apportare cambiamenti al lavoro. Se molto diluito, il colore ad olio diventa quasi trasparente e permette di effettuare velature, mentre è coprente se e poco diluito. La lenta essiccazione dell’impasto permette di fondere insieme più colori per creare diverse tonalità e sfumature: allo stesso, tempo, però, se non si vogliono mescolare i colori occorre aspettare che una coloritura asciughi, per poter eseguire il passaggio successivo. Talvolta un tipo di pittura che lasci trasparire in alcuni punti la tela di fondo, apparentemente incompleta, risulta fresca e d’effetto, come altrettanto efficace è l’uso della spatola, al posto del pennello, per stendere il colore a strati spessi. Quando il dipinto è completamente asciutto si può applicare una vernice trasparente protettiva poiché, solitamente, la pittura ad olio si incornicia senza vetro.

Storia

Secondo il pittore, architetto e scrittore Giorgio Vasari, la nascita della pittura ad olio si deve al fiammingo Jan Van Eyck. Egli vide che un suo dipinto, eseguito con la tempera all’uovo e posto ad asciugare al sole, si stava screpolando. Fece alcuni esperimenti mescolando i colori in polvere con una miscela formata da olio di lino, olio di noci e trementina. Il colore così preparato asciugava senza screpolarsi; con questa nuova tecnica, si ponevano sovrapporre molti strati di colore trasparente (velature) che conferivano al dipinto una luminosità particolare. In Italia fu Antonello da Messina a diffondere l’uso dei colori ad olio, che dal Cinquecento in poi furono adottati da molti artisti.

Crocifissione di San Pietro Caravaggio, su olio su tela (230 x 175 cm),

1600 – 1601. Cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo a Roma.

You may also like...